Raccoglimento (prima parte)

René Magritte, La vittoria (1939)

Come prima, ma in modo più chiaro e distinto.

Succederà che i nuovi  nati, in numero sempre più grande, cominceranno a ricordare cose di altre esistenze. Come è già accaduto innumerevoli volte – la normale metempsicosi – ma ora in modo più chiaro e distinto.
Ora ci sono le tracce delle precedenti venute.
Ora c’è la mappa della via che si chiama Eterno ritorno della stesso (vedi i post della categoria omonima).
Ora c’è un’altra mappa che è intitolata Via personale dell’eterno ritorno (vedi Le indicazioni del destino comprendente il poemetto La chiesetta sperduta).
Ora è descritto in che modo si supera l’Abisso (vedi Lo stratagemma).
Ora è noto il segreto della Porta che apre e chiude Il cammino eterno.

2 Risposte to “Raccoglimento (prima parte)”

  1. wilmo e franco boraso Says:

    Il quadro è tanto indovinato. Esso sta sul confine dove fine e inizio sono la stessa cosa

  2. wilmo e franco boraso Says:

    Caro Giuliano.
    I quadri di Magritte arrivano dal confine dell’ Eterno ritorno dello stesso, dal punto dove gli opposti coincidono e inizio e fine sono “lo stesso”.
    La porta del quadro “La vittoria” è quella che apre e chiude la via. La stessa vista da Parmenide che l’ha attraversata diretto all’Essere. Quella vista da Nicolò Cusano che l’ha chiamata “Porta del Paradiso”. E’ la “porta carraia” che Nietzsche scopre nel profondo silenzio di mezzanotte quando arriva nel punto dove convengono i sentieri del passato e del futuro.

    Ci sarebbe da vedere come Magritte intende la sua opera.

    Un abbraccio

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