Sarebbe un’importante aggiunta alla Via d’uscita dal nichilismo una storia della filosofia basata sui seguenti fondamenti.
Primo fondamento: la LUCE.
Quella che è sorta, come il sole all’alba, nel VI secolo a.C., e ha illuminato l’Oriente.
La videro in Cina, in India e poi in Grecia i sapienti che hanno preceduto i filosofi.
In Cina l’ha colta Lao-tzu, in India Buddha, in Grecia Parmenide ed Eraclito, tutti nello stesso secolo, il VI a.C. (vedi Il ritorno a casa, capitoli decimo, undicesimo, dodicesimo).
È stata l’Alba di una nuova visione del mondo.
Secondo fondamento: la PAROLA.
Poi la Luce è diventata Parola nel Tao Tê Ching di Lao-tzu, nella dottrina di Buddha, nel poemetto di Parmenide intitolato Sulla natura e nei pensieri di Eraclito. Delle ultime due opere sono giunti solo frammenti.
Quattro parole importanti: ESSERE, DIVENIRE, SAPIENZA, FILOSOFIA.
L’incanto dell’Alba, della luce che sorge dalle tenebre e le scioglie, è stato chiamato Essere, ciò “che è e che non è possibile che non sia” (Parmenide, Sulla natura, frammento 2).
Il movimento della Luce dopo l’incanto è il DIVENIRE. Da Oriente verso Occidente si è svolto il moto, come fa il sole dopo il suo sorgere. D’altronde la Luce è una sola e cambiano soltanto i modi di vederla.
SAPIENZA è la visione dal luogo dove i sapienti suddetti si son trovati a vivere: dal confine della Luce, che è anche quello della Tenebra, ed è una posizione privilegiata. Perché da essa hanno colto l’una e l’altra assieme e questa è la Sapienza: la coincidenza degli opposti.
Dalla PAROLA della Sapienza a quella della Filosofia si passò quando l’incanto dell’Alba diventò Mattino e poi Giorno e incominciò l’apparente cammino nella Luce. Questo movimento fu causa di un profondo trauma nel pensiero dei filosofi e ancor oggi per i più è cosa da intendere. Si passava dall’Essere al Divenire: dal solitario, immobile ed immutabile Essere, al molteplice, mutevole e vario Divenire. È stato Platone a introdurlo. Si è parlato, già allora, di “parricidio” di Parmenide e Platone è stato accusato dell’orrendo delitto. Ma ora che la Via filosofica dell’eterno ritorno dello stesso è stata illuminata e segnalata, sappiamo che è così: che ci sono l’Essere e le Apparenze, l’immutabile e il mutevole, il tutto assieme e ciò che è separato e distinto.
FILOSOFIA è perciò il cammino che ci ha portati dove ora ci troviamo: alla fine di esso, alla coincidenza degli opposti, al passaggio dalle Apparenze all’Essere o dal Tempo all’Eternità.